Cooperativa Perinaldese ...coltivatori di piante officinali e Produttori di Oli essenziali
Le nostre attività di coltivazione e lavorazione di piante officinali
Oggi, con passione e determinazione, ci dedichiamo alla raccolta e distillazione di erbe aromatiche, in particolare quelle spontanee che abbondano nel nostro territorio. Questa scelta non è casuale: a partire dalla fine dell’Ottocento, la nostra vallata è stata un centro di coltivazione e lavorazione di piante officinali, un’eredità che vogliamo riscoprire e valorizzare.
La nostra missione è coniugare tradizione e innovazione, rispettando i ritmi della Natura e i principi di solidarietà e uguaglianza che hanno caratterizzato la società contadina del passato.
Le sfide e le prospettive
Nonostante le difficoltà, l’indifferenza istituzionale e un mercato dominato da grandi industrie, non ci arrendiamo.
Abbiamo avviato una collaborazione con Germinale, una cooperativa agricola comunitaria del Piemonte, che condivide i nostri valori di rispetto ambientale, integrazione sociale e recupero della cultura locale.
Nell’ambito del progetto transfrontaliero ALCOTRA “Bio - Connessione” (codice CUP: D58D24000020006), lavoriamo per rafforzare la nostra comunità e promuovere pratiche sostenibili.
Il nostro sogno è creare una rete di cooperative che condividano questi ideali, per affrontare insieme esigenze comuni e costruire un futuro più equo.
L’Eredità delle Piante Aromatiche del Ponente Ligure
Immaginate il Ponente Ligure di metà Ottocento: un mosaico di agrumeti rigogliosi, dove l’arte della distillazione trasformava i profumi della terra in essenze preziose. Ma l’arrivo della ferrovia e la concorrenza post-Unità d’Italia spezzarono questo equilibrio, costringendo i nostri agricoltori a reinventarsi. Fu così che le montagne liguri, ricche di lavanda, timo, salvia e gelsomino, divennero il cuore di una nuova economia.
All’inizio del Novecento, mentre Sanremo si consacrava capitale della floricoltura, i pionieri del nostro territorio non si fermarono. Nel 1906, a Carpasio, nacque una delle prime cooperative italiane per l’essenza di lavanda. Negli anni ’20, oltre sessanta aziende conquistavano riconoscimenti internazionali, sfidando il leggendario mercato di Grasse. Visionari come Guido e Paolo Rovesti, a Vallecrosia, perfezionarono l’enfleurage a freddo, mentre a Vallebona ed a Latte alcune famiglie di distillatori preservavano l’aiga de sciura de çitrun, l’acqua di fiori d’arancio che profumava ogni casa ligure.
La Seconda Guerra Mondiale e l’abbandono delle montagne segnarono un declino, aggravato dall’impatto della floricoltura moderna. Ma la Cooperativa Perinaldese Olivicoltori e Produttori di Olio, fondata nel 1947 a Perinaldo, non si arrende. Oggi, nel solco di questa eredità, rilanciamo la raccolta e la distillazione delle erbe aromatiche.
Vogliamo preservare la nostra tradizione, rispettando la Natura e costruendo un futuro solidale.
Unitevi a noi per riscrivere questa storia, insieme.
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rispetto per l’ambiente, valorizzazione delle comunità locali e delle tradizioni.
Siamo aperti a collaborazioni con realtà affini per costruire una rete di cooperative che promuova un’economia solidale e sostenibile.
Cooperativa Perinaldese Olivicoltori e Produttori di Olio
Via Gramsci 9, 18032 Perinaldo (IM), Italia
Più storia sulle piante aromatiche
Un tuffo nella storia delle erbe aromatiche in Liguria
Fino a metà Ottocento, l’estremo Ponente Ligure prosperava grazie alla coltivazione di agrumi, accompagnata da un’industria artigianale di distillazione.
L’arrivo della ferrovia e la concorrenza meridionale post-Unità d’Italia devastarono questo settore, spingendo gli agricoltori a raccogliere e poi coltivare intensivamente piante officinali come lavanda, timo, salvia e gelsomino.
Queste attività alimentarono l’economia locale fino all’avvento della floricultura nei primi del Novecento, quando Sanremo divenne un polo per l’esportazione di fiori.
In questo contesto, nacquero realtà pionieristiche: nel 1906, a Carpasio, fu fondata una delle prime cooperative italiane per la commercializzazione dell’essenza di lavanda. Negli anni ’20, oltre sessanta aziende coltivavano piante aromatiche, conquistando riconoscimenti internazionali e sfidando il mercato francese di Grasse. Innovatori come Guido e Paolo Rovesti, con il loro stabilimento italo-francese a Vallecrosia, perfezionarono tecniche come l’enfleurage a freddo, mentre imprese come Vacca, a Latte, preservarono la tradizione producendo l’iconica aiga de sciura de çitrun (acqua di fiori d’arancio).
La Seconda Guerra Mondiale e l’abbandono delle aree montane segnarono un declino, aggravato dall’impatto ambientale della floricultura moderna.
Oggi, la nostra cooperativa vuole rilanciare questa eredità, combinando tradizione e sostenibilità sul territorio di Perinaldo.